Sale l’imposta ipotecaria e catastale da 50 a 150 euro sui trasferimenti immobiliari soggetti all’imposta di registro. Tra le misure allo studio anche un aumento dal 10% al 12,5% sugli affitti a canone concordato
Sale l’imposta ipotecaria e catastale da 50 a 150 euro sui trasferimenti immobiliari soggetti all’imposta di registro (prima casa e altri immobili) e potrebbe crescere di una quarto anche la cedolare secca sugli affitti a canone concordato con l’innalzamento dell’aliquota dal 10% al 12,5%. «È un aumento più contenuto rispetto al 15% previsto», si è difeso il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Le misure sono previste nella legge di bilancio a cui sta lavorando il Governo e che potrebbero pesare sul mercato immobiliare da anni in sofferenza.
Tra le misure che si dovrebbero leggere nella legge di bilancio c’è anche il ritocco della cedolare secca sugli affitti a canone concordato in scadenza nel 2019. La cedolare sarà – a quanto risulta – confermata e resa strutturale, ma il Governo sta pensando di alzare l’aliquota in su: attualmente è del 10%, potrebbe salire al 12,5% (+25%). Un aumento che per Confedelizia sarebbe un «clamoroso autogol». « La cedolare sugli affitti calmierati – ricorda il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – è una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare». «In questi sei anni di applicazione – spiega il numero uno dell’associazione della proprietà immobiliare – ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni».
Fonte: Il Sole 24 Ore